Di seguito, alcune considerazioni di Massimo Fiocco sul perché della sua pittura e sul lavoro dell’artista. Una ricerca continua che non puoi mai considerarsi conclusa,
“Da pittore è chiaro che ogni volta che ci si imbatte in qualche grande che ti colpisce nasce spontaneo il desiderio di capire come sono arrivati a certe conclusioni pittoriche e allora la memoria e le esperienze vissute fanno il loro corso e consentono di elaborare le citazioni che inevitabilmente e anche volutamente di tanto in tanto emergono dalle tele”.
“Considerata la scuola del ‘900 e la voglia di ricavare da essa motivi di ispirazione e moduli espressivi, agli autori che più hanno ispirato e colpito la mia “convenzione” pittorica e il mio percorso, Kokoska, Soutine, De Stael, si è aggiunta recentemente anche la lezione di Lorenzo Lotto”.